Andare in bici dalle Dolomiti al mare si può: vi spieghiamo come fare e alcuni consigli utili per portare a termine questa bella avventura
Le Dolomiti, antiche isole coralline di un mare primordiale, nelle Alpi, continuano a sentire l’antico richiamo dell’acqua. Almeno dal punto di vista del cicloturismo. Più di una direttiva, più di un progetto vorrebbe ricollegare le montagne del mito all’Alto Adriatico, il mare a cui, in remote ere geologiche appartenevano.
E’ notizia recente l’inaugurazione ufficiale del tratto di pista ciclopedonale, su sterrato, tra Auronzo di Cadore, in Veneto, e il Lago di Misurina, la porta di accesso alle Tre Cime di Lavaredo. Si tratta di una ventina di chilometri che, dalla località di Palù San Marco, salgono fino a Misurina con un dislivello di circa 650 metri: un percorso da coprire al meglio in e-mtb, parte dell’ambizioso progetto Lienz-Venezia che passerebbe per Pieve di Cadore. Nel tratto dolomitico appena inaugurato, scorre al cospetto di cime spettacolari, e attraversa la Foresta di Somadida, area protetta di proprietà delle Regole d’Ampezzo. Da Pieve di Cadore, dove è nato il grande pittore Tiziano, passerebbe anche il grande progetto della Sappada Jesolo, ovvero la Ciclabile del Piave di futura realizzazione.
Dalle Dolomiti al mare: Venezia e il Piave
Raccordate idealmente alla Laguna di Venezia, le Dolomiti del Parco delle Tre Cime, dell’Ampezzano e del Cadore sono già attraversate dalla ciclovia Monaco Venezia, 560 km totali di cui 280 in Italia, che ho ripercorso in parte, in compagnia dell’amica Chiara Caliceti, in una giornata di metà agosto, nel tratto da Cortina a Belluno. Con la segnaletica ancora fresca e di chiara interpretazione, salvo qualche eccezione, la ciclovia richiede una gravel o un mtb nel tratto tra Dobbiaco e Cortina, più ghiaioso, ricavato sul vecchio sedime ferroviario della Calalzo Dobbiaco, 1921-1964. Qui, si pedala circondati dalle montagne Patrimonio Unesco: le Tre Cime di Lavaredo nelle Dolomiti di Sesto; la Croda Rossa con le sue pennellate arancione nel Parco Regionale di Fanes, Sennes Braies; il gruppo del Cristallo.
Dalle Dolomiti al mare Le Tofane
Da Cortina in avanti, la bici da corsa è perfetta. Una piccola sosta alla vecchia stazioncina ferroviaria di San Vito di Cadore, trasformata in Museo delle Tradizioni, consente di annusare un’ampia varietà di erbe officinali coltivate nel piccolo orto.
Dalle Dolomiti al mare l’orto della stazione di san vito di cadore
A Vodo, una grande scultura attigua alla ciclabile, ci dice che qui è stato inventato il cono gelato. Poco più avanti, la deviazione imposta a Peaio, fa immergere in un lembo di montagna remota, di bosco misto a scarsissima antropizzazione: un angolo di magia, già lontanissimo dal fragore modaiolo dell’Ampezzano. La vecchia ferrovia, ben identificata da contrafforti contenitivi e gallerie, continua fino a Pieve di Cadore, lungo l’Antica Via regia o Lunga Via delle Dolomiti.
Le secche turchine del Piave
A Tai di Cadore si potrebbe tagliare e imboccare, verso sud, la vecchia strada statale lungo il Piave, a bassissima densità di traffico. La ciclabile riprende poi ben segnalata, con tratti asfaltati di nuova realizzazione, costeggiando in modo spettacolare il fiume Piave con le sue secche e le anse di acqua turchina. Il centro storico di Belluno ci accoglie con la luminosa Piazza dei Martiri, le locande, i portici, gli indirizzi per l’aperitivo e il ristrutturato Palazzo Fulcis, del Settecento veneto, riaperto di recente, con la collezione d’arte del Museo Civico.
Prima del mare, un calice di prosecco
La ciclovia prosegue poi, da Conegliano, verso il Parco Fluviale del Sile e Punta Sabbioni, nella Laguna di Venezia come racconto in questo mio precedente articolo. Un collegamento, quello della montagna con il mare, rafforzato anche dal nuovo progetto Venezia Dolomiti: pacchetti vendibili solo online, con il trasferimento in mezzi pubblici, in cui da Venezia si raggiungono le Dolomiti per un’esperienza di un giorno. Sempre accompagnata da un calice di prosecco.
PS: La Cortina Venezia ha vinto il primo premio del Green Road Award di Cosmobike, la più importante fiera di settore nel mondo della bicicletta in Italia. Sono contenta di averla voluta ripercorrere quest’estate!