Il primo giro del mondo in bici fatto da una donna: il suo nome fa ancora storia

Le gesta di questa donna ci ricordano l’importanza di sfidare i limiti e di non accettare le restrizioni imposte dalle aspettative sociali.

Nel XIX secolo, l’emancipazione femminile iniziava a prendere piede, sfidando le rigide convenzioni sociali dell’epoca. Durante questo periodo di fermento, alcuni eventi straordinari hanno contribuito a ridefinire il ruolo delle donne nella società. Un’epoca in cui le sfide erano molteplici e spesso proibitive, ma che vide emergere figure audaci pronte a infrangere le barriere tradizionali.

storia della prima donna ad aver girato il mondo in bicicletta
Il viaggio di questa giovane donna sfidò le convenzioni sociali e promosse l’emancipazione femminile – ladradibiciclette.it

Tra questi momenti di rottura, vi è una storia incredibile che dimostra come il coraggio e la determinazione possano spingere a compiere imprese fino a quel momento considerate impossibili. Un viaggio epico che avrebbe cambiato per sempre la percezione delle donne e del loro potenziale.

La storia di una delle più importanti pioniere dell’emancipazione femminile

Nel settembre del 1895, una giovane madre di Boston giunse a Chicago in sella a una bicicletta, segnando la conclusione di un’avventura straordinaria durata quindici mesi. Partita senza clamore, aveva lasciato indietro la sua famiglia e affrontato un viaggio che avrebbe sfidato non solo le distanze geografiche, ma anche le convenzioni sociali del suo tempo.

anne londonderry è stata la prima donna a girare il mondo in bici
Annie Londonderry fu la prima donna a tentare la circumnavigazione del mondo in bicicletta nel 1894 (Foto YouTube Forgotten Lives) – ladradibiciclette.it

Il suo nome era Annie Cohen Kopchovsky, conosciuta come Annie Londonderry. Con il sostegno di sponsor aziendali, tra cui la Londonderry Lithia Spring Water Company, Annie partì da Boston con l’obiettivo dichiarato di dimostrare che una donna poteva fare ciò che solo uomini avevano fatto prima. Sebbene il viaggio comprendesse anche spostamenti in treno e nave, la sua impresa fu straordinaria per l’epoca.

Annie affrontò la sfida inizialmente con una bicicletta Columbia da donna piuttosto pesante e vestita in abiti lunghi. Durante il viaggio adattò sia il suo mezzo di trasporto che il suo abbigliamento per rispondere alle esigenze pratiche e alle condizioni che incontrava. Verso la fine dell’avventura, pedalava una bicicletta più leggera e indossava abiti da uomo, sfidando apertamente le convenzioni sociali e i rigidi standard di femminilità dell’epoca.

Il viaggio di Annie, che la portò attraverso Europa, Asia e America, fu una dichiarazione audace di indipendenza femminile. Sfidando non solo le difficoltà fisiche e logistiche, ma anche le severe critiche della società, dimostrò che le donne potevano spingersi oltre i limiti imposti dal loro genere. La sua figura diventò ben presto quella della “Nuova Donna” del XIX secolo, una donna che rivendicava per sé spazi e libertà tradizionalmente riservati agli uomini.

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