Decisione importante del Governo riguardo gli incentivi sulle automobili. Si va alla radice della questione, con un nuovo provvedimento…
Il mondo dell’automotive italiano è in rapido cambiamento. Sono ormai mesi che si susseguono notizie sugli incentivi per svecchiare il parco auto della nostra nazione e sulla possibile installazione di case asiatiche sul territorio nazionale per aumentare la produzione di veicoli, ancora leggermente più bassa di quanto il Governo si sarebbe auspicato per quest’anno.
Difficile dire con così poco tempo trascorso tra la loro erogazione ed il periodo estivo se gli incentivi statali di quest’anno siano stati un successo o un fiasco. Secondo il Governo stesso, un obiettivo non è stato centrato mentre gli altri si possono dire raggiunti con successo; la rapidità con cui i cittadini hanno esaurito i fondi a disposizione fanno pensare che il supporto alla transizione ecologica, lo svecchiamento del parco auto, il sostegno ai singoli cittadini per l’acquisto e, nello specifico, quelli appartenenti alle fasce meno ricche del popolo, siano stati obiettivi centrati in pieno.
Alcune stime de Il Volante però fanno pensare che il tanto sospirato incremento della produzione, invece, non verrà raggiunto quest’anno nonostante gli sforzi del Governo: l’anno scorso sono state costruite circa 751.000 automobili mentre quest’anno, salvo novità improvvise, dovrebbe chiudersi ad appena 500.000. Questo dettaglio richiede, quindi, l’attenzione del Governo in modo immediato.
Il Ministro Urso va alla radice del problema
Le dichiarazioni più recenti del Ministro dello sviluppo economico Adolfo Urso fanno pensare che sarà proprio intervenendo direttamente sulla produzione stessa delle automobili, piuttosto che sull’acquisto, che il team di Governo riuscirà a risolvere questa questione, affrontandola andando quindi ad intervenire sugli impianti e sulle aziende piuttosto che sui clienti.
I fondi dedicati alla transizione ecologica e allo svecchiamento del parco auto, secondo diverse indiscrezioni quindi, saranno pari a 750 milioni di euro per il prossimo anno e addirittura un miliardo per il 2026 ed il 2027, denaro che però non sarà indirizzato soltanto ai compratori ma anche alle aziende stesse per accompagnarle nel passaggio dai motori tradizionali a quelli elettrici o comunque meno inquinanti e, soprattutto, per attirare investitori ed aumentare la produzione.
Da notare poi le parole di Urso che ha fatto sapere di voler seguire il modello francese dedicando tali fondi alle sole auto italiane o europee: “I fondi andranno a sostegno dei ceti meno abbienti e della componentistica italiana, in modo che gli incentivi andranno soltanto alle macchine che avranno componenti italiane ed europee”. In questi giorni a quanto pare, ci sono stati anche dei meeting tra il Ministro stesso ed i sindacati, tutti segnali che questo progetto rientra davvero nei piani a breve termine del Governo in questo momento.