C’è voluta una 52enne fortoreporter olandese, per raccontarci, in un fotoprogetto diventato un libro, l’iconica storia di Alfonsina Strada.
Ciclista per passione, la Maratona dles Dolomites e diverse granfondo alle spalle, fiduciosa che la bici potesse “attraversare la vita delle persone quanto i luoghi”, Ilona Kamps si è trovata qualche anno fa sul colle del Ghisallo.
Era il 2011, seguiva il Giro di Lombardia. La vecchia bicicletta di Alfonsina Strada l’aspettava nel piccolo Santuario della Madonna protettrice dei ciclisti, su quel colle sopra Bellagio, tra le coccarde e le altre bici della storia, collocata così alta sulla navata da parere appartenente al mondo dei sogni. Quel fotoprogetto è diventato e ora si prefigge un ultimo step: una mostra per riportare in auge il mito Alfonsina Strada, l’iconica ciclista italiana, prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia, tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.