Dopo tanti anni al timone di Quarto grado, Gianluigi Nuzzi ha voluto svelare una terribile verità che lo riguarda a livello personale.
Quando vediamo per anni una persona in televisione che svolge il lavoro del conduttore è inevitabile arrivare a pensare di conoscerlo fino a un certo punto. Parlano rivolti al pubblico come se si trattasse di conoscenti o amici e non è raro che rivelino qualche dettaglio sulla propria vita privata. Di recente è successo anche a Gianluigi Nuzzi, giornalista e conduttore su Rete4.
La maggior parte degli italiani lo conosce grazie al programma Quarto Grado, un talk show giudiziario e investigativo che approfondisce casi di cronaca di rilievo. Va in onda in prima serata dal 2010, e Nuzzi vi ha fatto il suo ingresso come conduttore tre anni dopo. In quanto giornalista in passato ha collaborato con varie testate, tra cui il Corriere della Sera e Il Giornale.
Tra le pubblicazioni di Nuzzi c’è un libro di inchiesta sugli scandali finanziari del Vaticano oltre a un saggio su Benedetto XVI, uscito nel 2013. Ma se di solito approfondisce le ombre degli altri, il conduttore di Quarto Grado si è voluto raccontare in un’intervista per il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, senza tralasciare dettagli relativi alla sua vita privata.
La terribile verità di Gianluigi Nuzzi
Il giornalista si è sposato diversi anni fa con la collega Valentina Fontana, dalla quale ha avuto due figli ormai adolescenti, Edoardo e Giovanni. Il primo è anche il più grande e ha già 17 anni, mentre il più piccolo ne ha 13. La rivelazione di Nuzzi riguarda proprio loro, e in particolare il suo atteggiamento protettivo nei loro confronti, che negli anni è via via aumentato.
Se voler tenere al sicuro i propri figli è ciò che vorrebbe ogni padre, da parte di Nuzzi c’è una grande paura di fondo. Analizzare e parlare di continuo di casi di cronaca nera che riguardano anche vittime molto giovani non può che far nascere una certa ansia. Molti genitori che seguono Quarto Grado avranno a loro volta temuto che situazioni simili potessero coinvolgere i propri figli.
Secondo le parole del giornalista il timore più grande per lui è che i suoi ragazzi possano ritrovarsi “nella situazione sbagliata al momento sbagliato”. Non sono pochi i casi in cui degli adolescenti sono finiti in mezzo a una rissa o sono stati aggrediti senza motivo, ma per frutto del caso. Proprio il fatto che evitare del tutto il pericolo sia impossibile lo rende preoccupato.