Uno degli uomini più ricchi del mondo potrebbe sconvolgere gli equilibri della corsa alla Casa Bianca con un sostegno economico senza precedenti.
La campagna elettorale per le presidenziali americane del 2024 è tutta un colpo di scena. Cambiano i contendenti (e non è ancora chiaro quali saranno), cambiano le carte in tavola. E mentre i due principali contendenti, l’ex presidente Donald Trump e l’attuale vicepresidente Kamala Harris, si preparano a una battaglia all’ultimo voto, un nuovo protagonista si inserisce di prepotenza nella competizione, promettendo di cambiare radicalmente le dinamiche della corsa. Si tratta di un imprenditore miliardario, noto per le sue visioni futuristiche e la sua capacità di influenzare l’opinione pubblica. E sembra del tutto intenzionato a farlo anche questa volta.
È stato il Wall Street Journal a parlare di un sostegno economico senza precedenti, che potrebbe alterare significativamente gli equilibri della campagna. È stata anche fatta una cifra decisamente importante. Una cifra miliardaria, tanto per non smentire i personaggi in gioco. Ma molti dettagli restano da chiarire.
Elon Musk: una montagna di milioni per portare Trump alla vittoria
Secondo quanto riportato dall’autorevole quotidiano di Wall Street, Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, avrebbe dichiarato la sua intenzione di donare circa 45 milioni di dollari al mese a un nuovo super PAC (comitato di azione politica) di Trump, a sostegno dell’ex presidente repubblicano. Questa mossa, se confermata, rappresenterebbe un supporto finanziario di proporzioni mai vista prima in una campagna presidenziale americana. E non è un record da poco.
Il super PAC in questione, denominato America PAC, è stato costituito alla fine di maggio e ha già ricevuto contributi da altri imprenditori di peso. Tra questi figurano Joe Lonsdale, co-fondatore di Palantir, che ha donato 1 milione di dollari, e i gemelli Winklevoss, noti per i loro investimenti nel settore delle criptovalute, che hanno contribuito con 250.000 dollari ciascuno. Ma nessuno si avvicina nemmeno lontanamente alla maxi cifra promessa dal patron di Tesla.
Nonostante Musk non abbia ancora effettuato donazioni al PAC, almeno secondo l’ultimo rapporto finanziario trimestrale, le fonti citate dal Wall Street Journal suggeriscono che il miliardario potrebbe iniziare a versare i suoi contributi a partire da luglio. Questa notizia arriva in un momento cruciale della campagna elettorale, dopo la Convention Nazionale Repubblicana a Milwaukee, dove Trump ha ufficialmente ottenuto la nomination del partito. E dopo la rinuncia del Presidente Biden, che apre la strada a Kamala Harris.
L’endorsement di Musk a Trump, arrivato sabato scorso poco dopo il tentativo di assassinio dell’ex presidente durante un comizio, ha già fatto molto discutere. Se confermata, questa promessa di sostegno finanziario, il CEO di Tesla potrebbe diventare un fattore chiave nella corsa alla Casa Bianca, influenzando potenzialmente l’esito delle elezioni di novembre, specialmente negli stati in bilico: i cosiddetti “swing states”