In un’estate caratterizzata da temperature record, la Croce Rossa Italiana (Cri) di Ascoli si è mossa con un’iniziativa innovativa e di grande impatto sociale: il servizio “Bici in Cri”.
Questo programma vede i volontari della Cri pedalare attraverso le strade della città, pronti a intervenire rapidamente in caso di emergenza.
Equipaggiati non solo con dispositivi per la misurazione dei parametri vitali e materiale per piccole medicazioni, ma anche con un elemento salvavita essenziale: il defibrillatore.
Il progetto “Bici in Cri” è stato riattivato proprio mentre l’Italia affronta una delle sue ondate di calore più intense. Il caldo torrido rende infatti ancor più prezioso il lavoro dei volontari che possono raggiungere velocemente chi si trova in difficoltà, soprattutto nelle aree del centro storico difficilmente accessibili agli automezzi.
Loredana Borraccini, presidente del Comitato locale di Ascoli, ha sottolineato come questo servizio sia particolarmente utile ora che le temperature elevatissime mettono a rischio la salute delle persone più vulnerabili.
A rendere possibile questo importante servizio sono i 27 volontari che pedalano instancabilmente per le strade di Ascoli: Bruno Alesi, Stefano Baiocchi e molti altri eroi quotidiani su due ruote dimostrano come la solidarietà possa davvero fare la differenza nella vita delle persone.
Volontari della Cri in bici per gli interventi rapidi
Il servizio copre principalmente il centro storico di Ascoli, dove le biciclette permettono ai volontari una mobilità senza pari tra piazze affollate e strette vie cittadine.
Attivo ogni giorno dalle 9.30 alle 12 e nel pomeriggio dalle 16.30 alle 19, “Bici in Cri” proseguirà almeno fino al 20 agosto. I team sono composti da due o tre volontari ciascuno, tra cui quest’anno figura anche una new entry pronta a fare esperienza sul campo.
Oltre all’aspetto prettamente sanitario e di emergenza, il progetto porta con sé un importante valore sociale. I volontari sono infatti formati anche per offrire sostegno psicologico a chi si sente solo o spaventato dalla situazione d’emergenza che sta vivendo.
Questa attività viene svolta in convenzione con il Comune ed è vista come un ulteriore aiuto alla popolazione locale.
L’idea alla base del servizio “Bici in Cri” trae ispirazione dalla London bicycle ambulance, dimostratasi efficace nella capitale britannica per oltre dieci anni.
Il modello è stato successivamente adottato da diverse città italiane grazie alla sua capacità di ridurre i tempi d’intervento nelle emergenze cardiache e diminuire significativamente i decessi dovuti ad infarto.