Un’era si chiude nel mondo dell’automotive: l’addio ai motori diesel lascia molti appassionati con l’amaro in bocca. Non si attendeva un cambiamento così drastico, così presto.
L’annuncio era nell’aria da tempo, ma ora è diventato ufficiale. L’addio al diesel è nelle cose, troppo forte è diventata la pressione per una mobilità più sostenibile, più attenta ai bisogni dell’ambiente, anche dal punto di vista dell’estrazione delle risorse. Abbandonare i carburanti fossili è da questo punto di vista una svolta necessaria.
Forse quello che non si attendeva era una decisione così rapida di voltare definitivamente pagina, abbandonando una tecnologia che per decenni ha rappresentato un fiore all’occhiello dell’automotive, specialmente in Nord Europa, dove il gasolio ha sempre avuto schiere compatte di appassionati. Una scelta coraggiosa, forse troppo. Ma necessaria, che segna un punto di svolta epocale per l’intero settore.
Stiamo parlando di uno dei grandi nomi dell’auto a gasolio. Volvo Cars ha annunciato di aver prodotto la sua ultima auto diesel. Un momento storico per l’azienda svedese, che dopo 97 anni dice addio a una tecnologia che ha contribuito in modo determinante al suo successo.
L’ultima Volvo diesel è uscita dalle linee di produzione dello stabilimento di Torslanda pochi giorni fa. Si tratta di una XC90, modello iconico del marchio che chiude simbolicamente un capitolo fondamentale nella storia dell’azienda.
Questa decisione rappresenta un passo decisivo verso l’obiettivo di Volvo di diventare un produttore di sole auto elettriche entro il 2030 e di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2040. Una svolta green che guarda al futuro della mobilità.
Il diesel ha avuto un ruolo cruciale per Volvo, contribuendo alla sua affermazione come marchio premium. Basti pensare che solo 5 anni fa la maggior parte delle auto vendute dall’azienda in Europa era alimentata a gasolio. Oggi lo scenario è completamente cambiato: nel 2023 le vendite di modelli 100% elettrici sono aumentate del 70%.
Volvo non dimentica però il suo passato. L’azienda ripercorre con orgoglio le tappe fondamentali della sua storia legata al diesel: dalla prima 244 GL D6 del 1979 fino ai sofisticati propulsori della famiglia VEA, passando per l’innovativa V60 D6 plug-in hybrid del 2012.
Ora però è tempo di guardare avanti. Il futuro di Volvo sarà completamente elettrico, con una gamma di transizione che comprende ancora per poco modelli ibridi plug-in e mild hybrid. L’addio al diesel segna la fine di un’epoca, ma apre le porte a un nuovo entusiasmante capitolo per uno dei marchi più prestigiosi dell’automotive mondiale.
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