Alla ricerca di belle storie di donne cicliste, mi sono imbattuta nella gioviale Susanna Allegri. Bolognese, residente a Lovere, Susanna lavora come guida cicloturistica per lo più in mtb ed effettua servizi di trasferimento di biciclette con un van super accessoriato e organizzato che può trasportare fino a 9 biciclette alla volta. Un pulmino di cui non ha alcuna intenzione di svelare i segreti “logistici”! Donna della bicicletta da sempre, sposata, 2 figli, trasferitasi nel bresciano a seguito del padre medico, impegnata nello studio di commercialista del marito, nel 2014 Susanna compie un viaggio in bicicletta dalla Bulgaria al Monte Athos, in autosufficienza, in compagnia di una guida alpina valtellinese. Un viaggio-scoperta che le fa mollare gli ormeggi e la sua comfort zone: “un sistema protetto che non mi bastava più”.
Donne e bicicletta: via dalla comfort zone
“Quel primo viaggio mi fece decidere di cambiare la mia vita: dopo essermi licenziata, ho preso la licenza di noleggio auto con conducente, poi quella di guida di mtb. Avevo voglia di avviare un’attività itinerante e di conoscere altra gente”. La nuova attività imprenditoriale di Susanna, una delle donne della bicicletta più entusiaste che abbia mai conosciuto, prende slancio con l’installazione temporanea, sul Lago d’Iseo, dei Floating Piers dell’artista Christo, che ha stregato e attratto un’imprevedibile folla di turisti. Il van di Susanna, in quell’occasione, è andato avanti e indietro. Da allora, convinta che il salto si potesse fare, l’imprenditrice trova il sistema per organizzare il suo van per il trasporto delle biciclette: “ho separato il vano bagagli da quello delle bici e dei sedili di passeggeri; ho montato dei ganci per appendere le bici in verticale, private delle ruote anteriori e sistemate a parte con dei copriruota”. Ha così cominciato a organizzare tour di sua concezione, in mtb, in Italia e resto d’Europa, oltre che a effettuare servizi di trasferimento per ciclo-tour organizzati da terzi.
Donne in bicicletta: sulla Ciclovia dell’Oglio
Nel pool privato-pubblico che ha vinto il bando della Regione Lombardia per la realizzazione e promozione della Ciclovia dell’Oglio, di cui ho già scritto in questo blog, Susanna conosce bene il percorso ciclabile che dal Passo del Tonale volge fino al Po. “Ci sono ancora diversi lavori da fare per completare la ciclovia. Dal Tonale a Ponte di Legno si pedala sulla strada statale che congiunge l’Alta Val di Sole, in Trentino, con l’Alta Valle Camonica. La ciclabile comincia a Ponte di Legno fino a Vezza d’Oglio, lungo il fiume, di recente realizzazione e in asfalto. Poi prosegue sulla vecchia Strada Valeriana, un percorso misto dove, scendendo ulteriormente si incontrano anche tratti di sterrato. La greenway dovrebbe poi arrivare fino a Cremona”. Quali le tappe da non mancare sulla ciclovia? “Monte Isola, sul Lago d’Iseo, praticamente sconosciuta prima dell’installazione di Christo, dove si può accedere, in traghetto, con le biciclette. E la Valle Camonica con l’infinito patrimonio delle Incisioni Rupestri: qui si può pedalare e cercare la Storia”.