Detrazioni figli a carico: lo Stato rivuole indietro le cifre, nuova norma durissima

Fai molta attenzione alle detrazioni per i figli a carico, lo stato rivuole indietro alcune delle cifre: cosa dice la nuova norma.

Le detrazioni per i figli a carico nel 2024 sono state significativamente modificate con l’introduzione dell’assegno unico, mantenendo la validità solo per i figli che hanno superato i 21 anni, per i quali l’assegno unico non è più applicabile. Generalmente queste detrazioni sono divise al 50% per ciascun genitore, ma è possibile optare per il 100% se vi è un accordo tra le parti, soprattutto nel caso del genitore con il reddito più elevato.

detrazioni figli carico chi deve restituirle
Fai molta attenzione alle detrazioni fiscali, potresti restituirle – Ladradibiciclette.it

Mentre questa situazione raramente rappresenta un problema per genitori conviventi o sposati, può sorgere una complicazione significativa per genitori divorziati, separati o non conviventi: il rischio che uno dei genitori richieda le detrazioni al 100% senza consultarsi. In tal caso, l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere il rimborso delle detrazioni erroneamente ricevute. È essenziale comprendere chi è responsabile della restituzione e come affrontare questa situazione.

Detrazioni figli a carico, chi deve restituirle: il quadro della situazione

Le detrazioni per i figli a carico rappresentano un aspetto cruciale nella dichiarazione dei redditi, soprattutto per genitori separati, divorziati o non conviventi. Secondo le regole generali, queste detrazioni sono divise equamente al 50% tra i genitori. Allo stesso tempo è importante sottolineare che non è previsto che un genitore richieda le detrazioni al 100% senza il consenso dell’altro.

stato restituzioni detrazioni figli
Chi dovrà restituire le detrazioni per i figli a carico – Ladradibiciclette.it

Quando si tratta di genitori che non sono più insieme, possono sorgere situazioni in cui uno dei due decide unilateralmente di richiedere le detrazioni al 100%, senza consultarsi con l’altro. Ciò può portare a una discrepanza nelle dichiarazioni dei redditi. Uno dei genitori continua a beneficiare delle detrazioni correttamente al 50%, mentre l’altro ottiene erroneamente il 100%. Tale errore può essere rilevato durante i controlli fiscali casuali dell’Agenzia delle Entrate.

In caso di verifica l’AdE può richiedere la restituzione delle detrazioni indebitamente percepite. È importante notare che la richiesta di rimborso viene solitamente avanzata al genitore la cui dichiarazione è stata selezionata per il controllo. Per contestare una richiesta di restituzione delle detrazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, è possibile utilizzare il servizio Civis, che consente di comunicare le proprie argomentazioni e fornire le prove pertinenti.

È consigliabile includere documenti legali, come una sentenza giudiziaria che stabilisce la divisione delle detrazioni al 50% tra i genitori. Questo può aiutare a dimostrare la correttezza delle detrazioni fruite e a sostenere la propria posizione durante il processo di contestazione. Infine, l’ultimo consiglio è quello di autocertificare ogni anno di imposta successivo che si è frutto delle detrazioni correttamente, specificando che tale pratica è stata seguita anche negli anni successivi.

Gestione cookie