Continuano senza tregua le multe ai ciclista, Venezia sta dando l’esempio

Il fenomeno dei turisti che, noncuranti delle norme, si avventurano con le loro biciclette fino in Piazza San Marco a Venezia è in preoccupante aumento.

Questa pratica scorretta, oltre a violare il regolamento comunale di polizia urbana, rappresenta un disturbo per l’armonia e la conservazione del patrimonio storico e culturale della città.

Venezia e le bici
Venezia travolta dai ciclisti (LadradiBiciclette.it)

Secondo quanto riportato dalla Polizia locale di Venezia, dall’inizio dell’anno sono state elevate quasi cinquanta sanzioni nei confronti di turisti sorpresi a condurre le loro biciclette a mano nelle zone più sensibili e protette della città.

Questi comportamenti non solo sono vietati ma rappresentano anche un rischio per l’integrità degli spazi pubblici veneziani, famosi in tutto il mondo per la loro bellezza e fragilità.

In estate il fenomeno assume proporzioni ancora più marcate: Venezia diventa teatro di comportamenti poco rispettosi da parte dei turisti “cafone”, tra cui tuffarsi nei canali o compiere acrobazie destinate ai social network.

In questo panorama variegato di infrazioni al decoro urbano, i ciclisti senza pedali emergono come una delle categorie più numerose tra coloro che violano il regolamento cittadino. Eppure nessuna scusa è ammissibile: fin dal piazzale Roma sono ben visibili i cartelli che vietano tale pratica.

La situazione richiede quindi un intervento coordinato tra autorità locali e comunità civile per preservare l’unicità e l’integrità della Serenissima Repubblica di Venezia contro quest’ondata crescente di inciviltà.

Turisti cafoni con la bicicletta fino in Piazza San Marco: fermati e multati

Recentemente, due turisti provenienti dalla Polonia sono stati fermati mentre attraversavano Piazza San Marco con le loro biciclette al seguito.

Bici e cosa fare sulle due ruote a venezia
Bici, come fare? (LadradiBiciclette.it)

Nonostante fossero consapevoli del divieto di pedalare nel centro storico, sembravano ignari del fatto che anche condurre la bici a mano fosse proibito. A ciascuno di essi è stata comminata una multa di cento euro, conformemente alle disposizioni vigenti.

Nonostante gli sforzi delle autorità locali nel cercare di arginare questo fenomeno attraverso controlli mirati e sanzioni esemplari, fermare i ciclisti prima che raggiungano le aree più critiche della città si rivela spesso complicato.

La maggior parte dei turisti incriminati proviene dal nord o dall’est Europa e solitamente viene intercettata solo quando già si trova nelle vicinanze o all’interno stesso della celebre piazza veneziana.

Curiosamente, i residenti veneziani tendono a non percepire questi ciclisti come trasgressori delle norme locali; di conseguenza, raramente segnalano tali comportamenti alle forze dell’ordine.

Ciò contribuisce alla difficoltà nel contenere efficacemente il problema e richiede un impegno maggiore nella sensibilizzazione sia dei cittadini che dei visitatori riguardo alle regole da rispettare per la tutela del patrimonio comune.

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