Che cos’è una bici cargo? Antonella Pesenti, fondatrice e anima di Fridabike, mi ha offerto un tè, qualche giorno fa, nel fascinoso spazio della sua officina, nel cortile di una casa di ringhiera, a Milano, e mi ha introdotto nel misterioso mondo delle cargo bike, le “biciclette da carico o da trasporto che erano già comuni in Italia, nel 1900. All’epoca si trattava, non di biciclette con cui si va in vacanza con i bambini sui seggiolini, ma di furgoncini a 3 ruote utilizzate da fabbri o gelatai, prodotte a Milano da Doniselli”. Una tradizione nel tempo dimenticata, rivitalizzata nel 1972 a Copenhagen, nell’utopico quartiere Christiania, con le prime cargo bike per bambini, in realtà semplici tricicli con panchetta per portare in giro i più piccoli. Con l’apparire dei bike messenger e la maggiore propensione al bike-to-school e al viaggiare in bicicletta con i bambini, le bici cargo conoscono in questi ultimi anni una piccola rinascita.
Il mercato delle cargo bike in Italia ed Europa
Eppure, né la Confindustria ANCMA che elabora i dati di vendita del settore le contempla come categoria, né il Codice della Strada. Per quest’ultimo, si parla semplicemente di un velocipede “a più ruote” che può essere equipaggiato “per il trasporto di un bambino, con idonee attrezzature. Per ANCMA, è ipotizzabile stimare vendite in Italia di 5.000 pezzi l’anno. Ad aiutarci con qualche cifra è giunto il sondaggio European Cargo Bike Industry del luglio del 2020 elaborato a livello europeo sulla base dei dati di vendita di 38 brand di bici cargo. Dopo aver venduto 17.800 bici cargo nel 2018 e 28.500 nel 2019, i brand stimano di raggiungere la cifra di 46.600 unità entro la fine del 2020. Le cargo bike ad uso privato sembrano vendere quanto le cargo ad uso commerciale; e la maggioranze delle biciclette vendute sono a pedalata assistita. Secondo il sondaggio, la percentuale di cargo bike non elettriche è stata nel 2019 del 25% sul totale rispetto al 31% del 2018.

Bici cargo: le domande da farsi prima dell’acquisto
A cosa ti serve? Quanti chilometri ti troverai a fare?
Intendi fare salite?
Cosa o chi trasporti? Hai bambini?
Che tipo di bicicletta hai adesso e qual è il tuo stile di ciclista?
Di notte, dove la metteresti?
La tua abitazione ha scale o ascensore?
Il cortile ha spazio e apposite rastrelliere?
Cargo bike: la tipologia del triciclo
Risolti i quesiti che possono indirizzare un qualsiasi rivenditore più o meno specializzato, scopro che esistono 4 tipologie di bici cargo: il triciclo, la longtail (a coda lunga), la longjohn e la utility bike. Il triciclo è una bici cargo a 3 ruote, generalmente 1 posteriore e 2 davanti. Tra tutte le bici cargo è la più iconica, voluminosa e capiente. Quella maggiormente in uso sopporta il carico nella parte anteriore all’interno di una “scatola” o box di legno. Molto usato per lo street food e la vendita ambulante, il triciclo arriva a reggere un carico di 300 kg, oltre al peso del guidatore. Antonella la consiglia ha chi ha bisogno di molto spazio per fare consegne e a chi vuole la copertura antipioggia sui seggiolini dei bambini. È utile anche a persone che hanno poca dimestichezza con l’andare in bicicletta.
Le ruote devono idealmente essere piccole affinché il baricentro della bici sia più basso, assicurando così maggiore stabilità specie in presenza di pesi importanti. Il telaio del triciclo può essere di due tipi: diviso in due parti, con lo sterzo posto sotto il vano di carico, che garantisce una maggiore fluidità in curva. Oppure con il telaio unico e lo sterzo collegato alle due ruote anteriori. Più rigida nei cambiamenti di direzione, quest’ultima non si flette in curva.

Esiste una terza variabile più evoluta detta “tilting”, con le ruote basculanti, che prevede un blocco compatto per il telaio e la possibilità di flettersi in curva, come una moto. Sono in commercio anche tricicli con le 2 ruote dietro adatti a chi deve trasportare carichi ingombranti verticali che occluderebbero la visione. Antonella si ricorda ancora adesso di un certo mago che le aveva chiesto un simile triciclo per nasconderci dentro la moglie durante un gioco di prestigio!
La Longtail, la classica bici cargo bambini
Molto usata per portare i bambini a scuola o per andare in vacanza, la longtail è una bicicletta con la parte posteriore del telaio allungata, adatta a collocare un portapacchi o due seggiolini da bambino. Comunemente chiamata bicicletta familiare, è l’unica che consente di portare 2 bambini uno dietro l’altro (un fatto, per altro, oggetto di interpretazioni disparate in quanto non espressamente previsto dal Codice della Strada). La longtail come quella che descrivo in questo mio articolo sulla bici elettrica familiare può rivelarsi duttile e funzionale anche per il cicloturismo, visto che indossa normalmente le doppie borse.
Conviene, in questo caso, ma anche per il bike-to-school, che le ruote siano più piccole così da abbassarne il baricentro e aumentarne la stabilità, specie in presenza di un “carico” che si muove, ovvero i bambini. Nell’ambito delle longtail, ma con la “coda” davanti, vi segnalo che esistono biciclette familiari olandesi che consentono di pedalare con anche 3 bambini davanti, una condizione in Italia nemmeno prevista dal Codice della Strada. Secondo il nostro regolamento, si può portare in bicicletta un solo bambino fino a 8 anni. I seggiolini anteriori sono omologati per 15 kg dopo di che il bambino deve passare sul seggiolino posteriore.
La LongJohn, la bici dei bike messenger
Nella bici da carico detta longjohn il vano carico è capiente come nel triciclo, tuttavia la bicicletta conserva l’agilità di una normale bici a due ruote. Questa tipologia, con il carico collocato davanti, viene usata dai bike messenger, ma anche, specie in Olanda, dalle mamme con bambini.
Le bici con il portapacchi anteriore
Esistono anche le utility bike, biciclette con il portapacchi anteriore, usate per lo più per fare la spesa e trasportare piccoli carichi. Una delle ultime è stata progettata per FICO di Bologna.
Che materiale scegliere per il telaio?
Esistono cargo bike di acciaio, normalmente le longtail, e di alluminio, più usato per i tricicli. L’acciaio è più robusto, stabile e resistente; l’alluminio più leggero.
Freni, quali scegliere
Sono consigliati quelli a disco idraulici, specie per la cargo bike elettrica.
Gli accessori
A un genitore in bici con uno o più bambini, Antonella di Fridabike consiglia le gomme antiforatura così da evitare impossibili operazioni di cambio di camera d’aria specie accompagnando i bambini a scuola. Tutte le cargo bike tranne la longtail hanno la possibilità di allacciare la copertura impermeabile antipioggia, altro accessorio estremamente utile. Per chi non ha la possibilità, per questioni di ingombro, di legare il telaio della bicicletta a un palo o a una rastrelliera, è bene acquistare un lucchetto di tipo framelock per fissare la ruota al telaio. Utile e simpatico in caso di viaggi in bici con i bambini è l’accessorio follow me tandem di fattura svizzera che prevede la possibilità di agganciare la bici da bambino quando è stanco continuando a permettergli di pedalare.
Il trasportino
Anche il carrello (trailer o trasportino) è usato per il trasporto di bambini, cani e merci. Staccato dalla bicicletta, basso e collocato dietro, quindi con il peso lontano, è funzionale su percorsi in sede separata tipo piste ciclabili, ma poco sicuro in altre situazioni. La mia esperienza con il trasportino e la mia border collie Laya (nella foto sopra), purtroppo non riuscita, è raccontata nell’articolo La border collie, la bici e il grano.
Il cambio
Le bici da carico sono normalmente dotate di 7 rapporti. È utile, per ripartire al semaforo nel caso ci si arrivi con un cambio poco agile, avere il cambio interno al mozzo che ti permette di scalare rapporti da fermo, senza pedalare.
La cargo bike donna
Il telaio a canna bassa, tradizionalmente ritenuto da donna, utile alla pedalata con la gonna, è diventato uno standard unisex per la bici cargo. Così per la sella: chi pedala su una cargo bike preferisce una sella larga, comoda, da città, in schiuma o gel.
La cargo bike elettrica
Deve avere accessori, componenti, motore e batteria di qualità. Sono sconsigliati i kit che elettrificano bici cargo normali nella fase successiva all’acquisto. Il motore può essere collocato nel mozzo posteriore, accoppiato a una batteria collocata sul portapacchi posteriore. Il motore della bici cargo elettrica può anche trovarsi nel movimento centrale, con la batteria al posto del porta borraccia sul tubo obliquo del telaio o sul portapacchi posteriore. Sull’argomento ebike leggi anche il mio articolo sulla Bici elettrica da donna, come scegliere.
La batteria
Anche per le cargo bike 250W è lo standard, come per le ebike di altro genere. Per alcune, c’è la possibilità della dual battery: finita una, entra in funzione automaticamente la seconda.
La manutenzione
Dovrebbe essere fatta dai rivenditori. Nel caso di bici cargo elettriche con freni a disco idraulici non è semplice trovare un ciclomeccanico che lo sappia fare. Attenzione quindi a verificare questo aspetto in fase di acquisto.
Si può acquistare online?
Sì, tuttavia la bicicletta arriva smontata, quindi occorre montarla. Lo svantaggio è che non la puoi provare e che non hai garanzie sulla manutenzione.
Il prezzo
I prezzi vanno da 1200 euro per una longtail fino a 5000 euro per una bici cargo elettrica con motore integrato nel telaio. Fattori che possono abbassare il prezzo sono il fare a meno degli accessori e del box nel caso del triciclo. Nel fai-da-te, ci si organizza con un piano di appoggio al posto del box. Ma è evidente che non è la stessa cosa. Una soluzione che abbassa il prezzo è l’acquisto di un rimorchio o trasportino. In linea di massima, si consiglia di stare alla larga dai prodotti mediocri di importazione cinese.
Bici cargo: il trend
A proposito di trasporto merci in bicicletta, leggo su Bikeconomy di Gianluca Santilli e Pierangelo Soldavini (Egea 2019) che secondo “Amat, l’agenzia per la mobilità del Comune di Milano, il 43% della movimentazione di merci è costituito da cibo… L’economia della consegna dei pranzi a domicilio funziona esclusivamente a pedali”. Il potenziale è enorme: “secondo CycleLogistics, progetto europeo sull’utilizzo delle cargo bike per la logistica urbana, la bicicletta potrebbe arrivare a coprire più della metà delle merci distribuite in qualsiasi realtà urbana”. CycleLogistics prevede “un incremento progressivo della consegna dei pacchi di piccole dimensioni”, anche sotto la spinta dell’e-commerce.
In Germania questo è già realtà. L’ultimo Fahrrad Monitor (sondaggio sulla ciclabilità) pubblicato infatti lo scorso ottobre 2019 rivela che 1 su 10 persone sta valutando l’acquisto di una cargo bike a uso privato e il 2% del campione intervistato già ne possiede una. La stessa ricerca ha evidenziato che i fattori deterrenti sono: il costo, l’ingombro eccessivo, la mancanza di parcheggio o garage, un certo scetticismo sulla opportunità di trasportare passeggeri. Nel 2018, sempre in Germania, le cargo bike elettriche avevano già superato le auto elettriche registrano un aumento dell’80% nelle vendite pari a 39.200 biciclette.
A Copenhagen, l’agenzia di progettazione urbana Copenhagenize ha lanciato, in collaborazione con CycleLogistics, il progetto City Changer Cargo Bike per promuovere l’uso personale e commerciale delle cargo bike. I risultati di una prima ricerca sul campo sono stati raccolti in una serie di infografiche di cui riporto quella relativa alle tipologie di biciclette osservate.