Un bonus da oltre mille euro per una delle categorie più numerose di lavoratori. Ecco tutto quello che c’è da sapere
L’Italia ha, da sempre, un welfare che fa invidia a molti Paesi, anche più ricchi del nostro. Tuttavia, la politica di bonus e incentivi che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni è senza ombra di dubbio una novità per la nostra nazione. Lo spartiacque è stata la pandemia da Covid-19, che ha colpito non solo la salute pubblica, ma anche l’economia. Ma oggi i bonus continuano a essere una parte fondamentale della politica nostrana. Eccone uno, superiore ai 1.000 euro, che coinvolgerà una vasta platea di lavoratori.
Dopo gli anni bui della pandemia, infatti, la crisi economica ha imposto ai governi che si sono succeduti (anche a quelli più scettici) di continuare sulla linea degli aiuti di Stato. Anche gli schieramenti maggiormente ostili a questo tipo di provvedimenti – considerati assistenzialisti – hanno dovuto scontrarsi con la realtà di una crisi economica che morde.
È anche il caso dell’attuale Governo presieduto da Giorgia Meloni che, da sempre, si è detta contro queste forme di sussidi. Eppure, oggi, arriva un nuovo bonus da oltre 1.000 euro dedicato a una delle categorie di lavoratori più folte in Italia. I soldi arrivano direttamente dall’Europa.
Un bonus previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto un bonus una tantum per i dipendenti pubblici, con un importo di 1.047,55 euro. Questa misura è stata introdotta come parte di un piano più ampio per incentivare e premiare i lavoratori del settore pubblico per il loro impegno, soprattutto in un periodo di grande cambiamento e sfide legate alla ripresa post-pandemia.
Il bonus si applica a diverse categorie di dipendenti pubblici, inclusi coloro che lavorano nelle amministrazioni centrali e locali. La somma è erogata in un’unica soluzione e rappresenta una forma di riconoscimento economico per il lavoro svolto in un contesto che ha richiesto flessibilità e capacità di adattamento rapide, in particolare per l’implementazione delle iniziative legate al PNRR.
Per quanto riguarda i criteri di assegnazione, il bonus è stato calcolato tenendo conto dei risparmi ottenuti nel 2023 dal miglioramento dell’efficienza delle procedure amministrative e dal contenimento dei costi operativi. In pratica, i fondi risparmiati sono stati in parte destinati a sostenere questo bonus, con l’obiettivo di incentivare ulteriormente l’efficienza e la produttività nel settore pubblico.