A sorpresa, la famiglia di Berlusconi ha “rinunciato” all’eredità del Cavaliere come nessuno si sarebbe mai aspettato succedesse.
Lo scorso anno abbiamo assistito alla scomparsa di Silvio Berlusconi, una figura rilevante della politica e dell’imprenditoria italiana. Sostenitori e denigratori del Cavaliere concorderanno almeno su un fatto: l’influenza di questa figura, discussa tra luci ed ombre, nel mondo moderno e nella storia recente dell’Italia è stata davvero enorme.
Berlusconi è stato a più riprese Presidente del Consiglio nel nostro paese, conducendo diversi Governi di destra. Ha inoltre fondato nel 1975 Fininvest, ad oggi ancora una delle holding italiane più potenti e presieduto la squadra di calcio del Milan, divenendo Presidente da semplice tifoso e donando ai tifosi del club rossonero molti momenti memorabili.
Proprio la sua eredità è stimata in milioni di euro e la sua famiglia ed in particolare i suoi cinque figli hanno ricevuto molto dal padre, incluso un parco auto non del tutto noto al pubblico ma che sicuramente, comprendeva anche un’auto iconica. Peccato che non abbiano voluto tenerla, vendendola per quella che si può comunque definire una buona causa.
L’auto a cui ci riferiamo è una Maserati Quattroporte del 2004, anno in cui Luca Cordero di Montezemolo decise di donare questa bellissima berlina – ai tempi appena uscita sul mercato – all’allora Presidente del Consiglio che sarebbe rimasto in questa posizione dal 2001 al 2006 in quello specifico mandato. La vettura era ed è tuttora un vero gioiello.
Parte della quinta generazione dell’auto che di recente è arrivata al capolinea per quanto riguarda la versione con motore termico V8 la berlina era dotata di un motore da 400 cavalli in grado di spingerla fino a 275 chilometri orari. Di questo specifico modello, sono state costruite 24.000 unità ma solo quella del Cavaliere, da quello che sappiamo, era dotata di speciali optional degni di un capo di stato come una corazzatura anti proiettile per la sua sicurezza.
L’automobile del valore stimato in circa 100.000 euro è stata però data via dalla famiglia del Cavaliere, non senza un intento positivo: il ricavato della vendita dell’auto – non ci è dato sapere a quanto ammonti – è stato donato in beneficenza al Centro Dino Ferrari di Milano privando tuttavia la famiglia di un’eredità iconica. Ma per un’azione di beneficenza, questo ed altro.
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