ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

Avete una storia, un racconto, una poesia inedita sulla bicicletta?

Sono stata chiamata a fare da giurata per la IV edizione del Bicicletterario Parole in Bicicletta, il primo concorso letterario sulla bicicletta che raccoglie filastrocche, racconti, aforismi e poesie. In buona compagnia di Giulietta Pagliaccio, presidente Fiab; del giornalista scrittore Marco Pastonesi, con gli amici Guido Rubino e Alessio Berti, il fantasiologo Massimo Carrese, il direttore del Napoli Bike Festival Luca Simeone, il cicloviaggiatore Emilio Rigatti come presidente onorario e molti altri. Devo a Giovanni Caruso, 50enne di Minturno, in provincia di Latina, di professione grafico, ideatore nel 2014, con Co.S.Mo.S., del concorso letterario sulla bicicletta, l’onore e l’onere di non scrivere, per una volta, ma di leggere i racconti e le poesie della categoria bambini e ragazzi. Ho scelto i piccoli perché mi piacciono le filastrocche. Quella di Gianni Rodari che comincia così: Io vorrei che nella Luna ci si andasse in bicicletta per vedere se anche lassù chi va piano non va in fretta… Ho un debole anche per la poesia. In Ode alla bicicletta, del 1956, il grande poeta cileno Pablo Neruda scriveva:

…Passarono vicino a me le biciclette,
gli unici insetti di quel minuto secco dell’estate,
riservate, veloci, trasparenti:
mi sembrarono soltanto movimenti dell’aria…”

La filastrocca e la storia della bicicletta

Il legame tra bici e letteratura sembra saldo, cominciato a fine 1800, quando la storia della bicicletta segnò un momento felice: l’adozione anche per le donne, vestite di calzoni a sbuffo e non di ingombranti gonnelloni, di questo gentile mezzo di libertà e spostamento. Per tutto il Novecento prosa e poesia hanno usato la bicicletta come veicolo di sensazioni, sogni, avventure, desideri, immagini, amori. La bici è stata testimone di pedalate filosofiche in libertà, all’insegna della leggerezza, di una ritrovata gioventù. E’ stata anche una semplice compagna di vita e scampagnate, come racconta il piacevole e leggero La mia vita in bicicletta di Margherita Hack edito da Ediciclo.

La bicicletta nei libri

La bicicletta appare tra le pagine di Il Giardino dei Finzi Contini di Bassani, Il Bar sotto il mare di Stefano Benni, Coppi e il diavolo di Gianni Brera, Ragionevoli Dubbi di Carofiglio, L’Apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe di Dario Fo, La Bicicletta di Guareschi, Giallo su giallo di Gianni Mura, La Bicicletta di Alfredo Oriani e in tantissimi più recenti volumi.

Un festival della bici

Il concorso ideato da Giovanni Caruso è in realtà un inno di festeggiamento alla bici. Nasce dapprima come un progetto di ciclofestival da tenersi nel Golfo di Gaeta. Per diventare un concorso che, nelle due giornate di premiazione, quest’anno il 1° e 2 giugno a Scauri, Minturno, si trasforma in una festa che intreccia musica, arte, fotografia, teatro, borracce e food. La prima edizione, nel 2015, raccolse 232 opere da 32 province italiane; la seconda, 415 da 68 province e 6 paesi stranieri; la terza nel 2017, 430 manoscritti da 68 province e 19 regioni. “Manca la Val d’Aosta. Chissà perché” si chiede Caruso.

Come partecipare al concorso letterario sulla bicicletta

Le condizioni per partecipare sono indicate sul sito del Bicicletterario. Il popolo delle due ruote può concorrere a titolo gratuito inviando le opere via mail entro il prossimo 18 febbraio. Le sezioni, come nelle edizioni passate, sono: poesie adulti, racconti adulti, mini racconti adulti, poesie ragazzi, racconti ragazzi, poesie bambini, racconti bambini e cortometraggi.  Per ogni sezione potranno essere premiati 3 manoscritti. Con l’edizione di quest’anno si aggiunge la sezione, senza distinzione di età, sugli aforismi sulla bicicletta, naturalmente originali e inediti. Tra gli sponsor che concederanno menzioni e premi speciali, il Napoli Bike Festival, L’Eroica, Borracce di poesia, Ciaobici.it, l’azienda di accessori e seggiolini da bicicletta Bellelli e l’aggregazione di ciclostoriche Grand Tour. Non vi resta che pedalare per scrivere. O scrivere, per poi venire a pedalare letterariamente con noi.

Navigate