Assegno d’inclusione: nuova circolare INPS, lo perdi se non fai questa procedura

L’Inps ha inviato una nuova circolare: chi riceve l’Assegno di Inclusione deve subito fare una cosa o perderà il sussidio.

Addio Assegno di Inclusione: migliaia di famiglie rischiano di perderlo. L’Inps ha inviato una nuova circolare che ha mandato nel panico gran parte dei percettori del sussidio. Vediamo chi è a rischio.

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Molti perderanno l’Assegno di Inclusione/Ladradibiciclette.it

L’Assegno di Inclusione solo in apparenza somiglia al vecchio Reddito di Cittadinanza. Sicuramente ha dei punti in comune con il vecchio sussidio dei Cinque Stelle. Ad esempio, proprio come il vecchio Reddito di Cittadinanza, anche l’Assegno di Inclusione può essere erogato fino a 18 mesi e prorogato per altri 12 dopo la pausa di un mese.

Seconda similitudine, l’importo: 500 euro al mese più altri 280 a titolo di contributo per pagare l’affitto. Oppure 650 euro al mese più 130 per l’affitto nel caso di nuclei familiari composti solo da persone anziane o da anziani e disabili. Infine, esattamente come il Reddito, anche l’Assegno di Inclusione tiene conto di reddito e Isee che non devono superare una certa soglia.

Tuttavia a differenza del sussidio Cinque Stelle, per ottenere l’Assegno di Inclusione è necessario soddisfare requisiti che non riguardano il reddito. La prima “conditio sine qua non” per beneficiare dell’aiuto è che, all’interno del nucleo familiare, deve esserci almeno una persona non occupabile: un disabile, un minorenne oppure un soggetto dai 60 anni in su. Pur soddisfacendo tutti i requisiti richiesti, ora molte famiglie rischiano di perdere il sussidio. Lo ha comunicato l’Inps.

Assegno di Inclusione: migliaia di famiglie rischiano di perderlo

Migliaia di famiglie sono nel panico in quanto l’Inps ha recentemente comunicato lo stop dell’Assegno di Inclusione per gran parte dei percettori.

chi perderà l'assegno di inclusione
Ecco chi rischia di perdere il sussidio per sempre – Ladradibiciclette.it

Per ottenere l’Assegno di Inclusione, come spiegato sopra, è necessario soddisfare determinati requisiti sia inerenti al reddito che di altro tipo. Non solo: dopo aver fatto richiesta all’Inps, bisogna sottoscrivere il PAD, cioè il Patto di Attivazione Digitale presso i Centri per l’impiego.

Il PAD deve essere sottoscritto entro 60 giorni dalla domanda per l’ottenimento del sussidio. Con una nuova circolare l’Inps ha, dunque, invitato chi non lo ha già fatto a sottoscrivere il Patto di attivazione digitale con conseguente obbligo di recarsi presso il Centro per l’impiego più vicino.

Chi non lo farà non riceverà più l’Assegno di Inclusione per 90 giorni. Il sussidio verrà ripristinato solo dopo la sottoscrizione del PAD. Se, però, il nucleo familiare ignora questo passaggio e continuerà a non presentarsi presso i Centri per l’impiego senza fornire una valida giustificazione, allora perderà per sempre l’Assegno di Inclusione.

Stesso discorso per chi non si presenterà presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla richiesta dell’Assegno di Inclusione. Anche in questo caso l’aiuto verrà sospeso e riattivato solo dopo il primo colloquio tra il nucleo familiare e i servizi sociali del Comune di residenza.
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