Per richiedere i bonus non serve per forza l’ISEE: ce ne sono tanti che si possono ottenere senza presentare il documento.
In Italia ci sono tantissimi bonus a disposizione dei cittadini per ricevere un aiuto economico. La maggior parte di questi, però, possono essere richiesti soltanto se si appartiene ad una certa fascia di reddito. Hanno la priorità le famiglie e i soggetti che hanno un reddito basso e, per provarlo, è necessario presentare l’ISEE, quel documento che attesta la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare e che deve essere aggiornato ogni anno. Più basso è l’ISEE e più si ha la possibilità di accedere a tante tipologie di bonus economici.
Tuttavia, ci sono anche tanti bonus a disposizione dei cittadini per i quali non è necessario presentare l’ISEE. Ciò significa che tutti possono richiederli anche se non appartengono ad una fascia di reddito bassa. Nel 2024 ce ne sono diversi in vigore, come ad esempio l‘Assegno unico universale, un aiuto economico che spetta a tutte le famiglie con minorenni a carico indipendentemente dall’ISEE. Chi non lo presenta, o ne ha uno elevato, semplicemente riceverà il beneficio nella sua percentuale più ridotta, ovvero di circa 57 euro per il primo figlio e di 17 euro per ogni altro figlio a carico.
Oltre all’Assegno unico universale c’è il bonus nido, specifico per pagare le spese delle rette annuali dell’asilo nido, così come l’Assegno sociale, prestazioni per le quali non è necessario l’ISEE. Per l’Assegno sociale non serve il documento, basta provare di avere un reddito inferiore al valore annuo dell’Assegno, ovvero 6.947,33 euro (cifra aggiornata al 2024 ndr). In questi casi si riceverà una percentuale di bonus mensile minore rispetto al massimo dell’importo, pari a 534,41 euro al mese, che possono ricevere solo coloro che hanno un reddito personale pari a zero.
E ancora si possono richiedere tutte le prestazioni di supporto per disabili e invalidi, così come altri bonus come il bonus internet e tutti i bonus erogati sotto forma di detrazione o deduzione fiscale, da richiedere in sede di dichiarazione dei redditi (come i bonus edilizi o le detrazioni delle spese sanitarie). Infine si può risparmiare anche con le esenzioni dal ticket sanitario, un ‘bonus’ legato al servizio sanitario nazionale per il quale non è necessario l’ISEE, in quanto collegato alle condizioni di salute o alle patologie del soggetto richiedente.
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