Andare in bici in autunno fa bene? L’Equinozio di settembre ci traghetta nella stagione amata dai ciclisti perché si può ancora pedalare, odiata perché ci espone ai primi rischi di pioggia, freddo e umidità. Che cosa si può fare per continuare ad andare in bicicletta e preparare al meglio l’organismo al periodo in cui la natura giunge al culmine della sua fase di regressione? Il raggi del Sole ci arrivano meno forti. Per le piante, il segnale indica il momento in cui bisogna prepararsi ad affrontare l’inverno. Nel corpo accade qualcosa di simile: rallentano i processi di crescita e rigenerazione come accade per la pelle e i capelli. Che si vada in bicicletta o no occorre proteggersi: assecondare il desiderio di dormire, l’aumento dell’appetito. Bisogna occuparsi della stanchezza e gustarne il lato positivo: l’autunno è la stagione che favorisce il raccoglimento e la concentrazione su di sé. Bisogna approfittarne per riorganizzare le energie interiori, i progetti, la fucina di idee. E non smettere di pedalare o allenarsi.
Andare in bici in autunno: come non smettere
Acchiappa la luce
1.Concentra la massima attività fisica nelle prime ore della giornata. Appena possibile esci in bicicletta: la luce naturale aiuta a mantenere il tono dell’umore, rafforza il sistema immunitario e stimola la produzione di endorfine. Se esci in città in orari serali, renditi visibile.
Massaggi e digestione
2. La digestione rallenta: la pancia potrebbe essere più dilatata. Bisogna accettare che sia più morbida, magari massaggiarla con l’olio di sesamo, riequilibrante, nell’Ayurveda, del dosha Vata dell’autunno. Se te la senti, fai qualche giorno di dieta detox o una pratica di purificazione con acqua, brodi, centrifugati leggeri. Massaggi e bagni caldi aumentano il benessere, in questa stagione meglio con oli essenziali ad effetto leggermente riscaldante e stimolante.
Respira
3. L’autunno espone alcune parti del corpo a maggiore fragilità. Una tra tutte la gola. Che bisogna proteggere, in bicicletta, da colpi di freddo, anche evitando di respirare aria troppo fredda. A casa, è bene fare esercizi di respirazione affinché i polmoni siano più resistenti alle malattie dell’inverno. Sono generalmente descritti in qualsiasi buon manuale di yoga e nel mio articolo Come allenare la respirazione ed essere felici.
Occhio alla vitamina D
4. Al diminuire della luce, cala sia l’umore sia la quantità di vitamina D necessaria a fissare il calcio nelle ossa. Gli sport che lasciano il corpo in ambiente di bassa gravità come il nuoto non contribuiscono alla densità ossea. Anche la bicicletta è uno sport a non-impatto con il suolo. Occhio quindi ad assumere vitamina D alle giuste dosi, un consiglio che vale specialmente per le donne cicliste in menopausa. Il muscolo in contrazione attinge calcio dalle ossa quando non lo trova nel sangue. L’aggiunta di alcune attività ad alto impatto dinamico è anche una buona idea. Su questo tema vedi anche il mio articolo E’ vero che la bici ingrossa le gambe?

Indossare i guanti giusti
5. In autunno, se le temperature lo consentono, si può ancora pedalare con i guanti estivi. Di recente ho provato i guanti Unique da donna di Q36.5 con il palmo prodotto da Elastic Interface (azienda leader nella manifattura di fondelli per i pantaloncini da ciclsimo). Elegantissimi e femminili, sono risultati particolarmente comodi sul manubrio. “Scultorei” e disegnati con parametri antropometrici, hanno il palmo che strizza l’occhiolino ai fondelli usati per ridurre l’impatto della pelle e lo sfregamento con la sella. Realizzati sul lato palmo con un tessuto seamless, sono imbottiti di schiuma perforata nei punti giusti per assicurare grip e assorbire gli urti. L’effetto è quello delle 3 dimensioni. Elastici al punto giusto, non fanno grinze, nè procurano taglietti sulla porzione di pelle tra le dita. Esistono nella versione Race per la bici da strada, Gravel, Slim e Ultra per la bici da corsa e il fuori strada.
In bicicletta non sottovalutare la disidratazione
6. In autunno/inverno, malgrado le temperature, in bicicletta si suda comunque. E ci si raffredda. A causa del freddo, inoltre, si beve meno. Attenzione dunque alla disidratazione. Per pedalate brevi può bastare l’acqua. Per uscite più lunghe tanto vale riempire la borraccia di una bevanda isotonica, che ha la stessa pressione molecolare del sangue, in modo da essere scambiata facilmente attraverso le membrane cellulari.
Attenzione al peso
7. Non prendere peso: nel ciclismo, come in tante altre attività fisiche, lo spostamento dell’intera massa corporea dell’atleta costituisce una parte importante del carico di lavoro. Nelle donne cicliste poi, a causa della minore massa magra, la massima potenza aerobica o di consumo di ossigeno risulta inferiore agli uomini di circa il 15-25%. Quindi è fondamentale mantenere la percentuale di grasso entro i valori ottimali, svolgendo allenamenti che mobilizzino le scorte lipidiche.
Cibi cotti
8. In autunno è bene concedersi 4-5 pasti al giorno per bilanciare il naturale aumento di appetito e i cali ipoglicemici. Frutta e verdura di stagione sono alimenti protettori per eccellenza. Nelle stagioni più fredde si sconsiglia di consumarli crudi. A questo proposito leggi anche Cosa mangiano i ciclisti prima di una gara?
Buona notte
9. In questa stagione, concediti almeno 7-8 ore di sonno, sia se pedali, sia se un certo giorno non vai in bicicletta.
Il drenaggio
10. Il ristagno dei liquidi e il microcircolo rallentato sono problemi squisitamente femminili che possono alla lunga dare origine alla cellulite. Tisane specifiche possono aiutare. Tra gli integratori, ho provato con soddisfazione il Red Dren, sempre della Keforma, uno sciroppo ad affetto drenante e depurativo. Contiene centella che è flebotonica, e il fungo giapponese shitake stimolatore dell’energia. Su di me ha avuto l’effetto di ridurre i depositi di ritenzione all’interno delle ginocchia. Spero possa fare qualcosa di buono anche per voi donne della bicicletta.