Non bisogna arrivare a Malta o Cipro per poter giocare d’azzardo. In Italia, ci sono diversi luoghi dove si può giocare d’azzardo. Ma c’è un problema.
Il gioco d’azzardo rimane una delle principali attrattive anche nel nostro paese dove, tramite alcune leggi basate tra le altre cose sul Decreto Balduzzi che riconosce l’esistenza di una dipendenza da questo hobby, si può praticare questo tipo di attività rispettando determinate regole. Non bisogna arrivare a Las Vegas o Malta, patrie del gioco d’azzardo, per potersi lanciare in una notte di questa attività.
Infatti, anche nella Capitale esiste un’area dedicata quasi interamente al gioco d’azzardo con tantissime sale slot e casinò che mostrano un incredibile via vai di giocatori, turisti e semplici visitatori di giorno e di notte – anche se teoricamente, queste attività dovrebbero chiudere le ore 23 di notte – conosciuta come Tiburtina Valley, ormai da dieci anni centro del gioco d’azzardo nella Capitale romana.
Un recente reportage di Roma Today infatti ha portato i lettori in un viaggio nella cosiddetta Tiburtina Valley, situata sulla Via Tiburtina poco lontano dal quartiere periferico di San Basilio dove negli ultimi dieci anni sono sorte sale slot, casinò e altre attività analoghe che restano aperte ogni notte, permettendo ai giocatori di tentare la sorte. Dietro l’angolo, tutta via, c’è un problema non indifferente.
Ad inizio anno la giunta capitolina ha voluto affrontare la questione del gioco d’azzardo a Roma con il sindaco Roberto Gualtieri che, come riporta sempre il periodico che narra la quotidianità nella Capitale, il 12 gennaio ha presentato una mozione riguardante una possibile stretta delle autorità sul fenomeno, considerato ormai sempre più in crescita.
A presentare l’istanza sarebbe stato il consigliere Dem Paolo Ciani che, proprio visionando il reportage in questione nel quale sono emersi dettagli che hanno suscitato preoccupazione nelle autorità come testimonianze di avventori che restano davanti alle macchinette per le slot dalla sera tardi fino al pomeriggio successivo. “Questa mozione vuole essere un sostegno e un aiuto sia per le persone vittime di ludopatia e per le loro famiglie sia per i lavoratori del settore, costretti a sostenere orari di lavoro che si protraggono”, la motivazione dietro questa richiesta di attenzione al sindaco.
Teoricamente parlando l’ex sindaco Virginia Raggi nel 2018 aveva già dato una prima stretta ai regolamenti sul gioco d’azzardo. Ora, questo nuovo appello all’attuale sindaco potrebbe portare ad un ulteriore stretta che potrebbe andare a toccare anche la cosiddetta Tiburtina Valley con nuove norme.
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