Rivoluzione interna al marchio Toyota con una notizia che lascerà i fans del marchio stravolti. Il consenso sta calando, le cose si mettono male.
Il mondo dell’automotive sta affrontando tanti, radicali e drammatici cambiamenti a partire dal passaggio ai motori elettrici e prendendo anche in considerazione le tante novità che stanno modificando il modo in cui nel nostro continente gli automobilisti possono e devono guidare. Gli ADAS, le nuove normative, le tecnologie che cambiano ogni giorno rendono la guida di un’auto molto diversa da come poteva essere dieci anni fa.
Proprio all’interno di un panorama in fase di stravolgimento si va a collocare una profonda spaccatura nella dirigenza del marchio giapponese più di successo della storia ossia Toyota, il brand che vanta il record di automobili vendute in tanti campi – la sua Corolla è l’auto più venduta al mondo – ma che sta attraversando anche dei momenti molto complicati.
Quest’anno Toyota ha affrontato tante sfide. Lo scandalo della Daihatsu Motor Co. è stato forse il caso più discusso ma dobbiamo anche pensare ai tanti richiami che il colosso ha ordinato e la questione delle automobili elettriche con il brand nipponico che sta ancora ragionando su come affrontare il tema, visto lo scetticismo di un personaggio chiave al vertice. Una personalità che forse, si prepara a dare l’addio alla sua azienda.
Qualcuno diceva che la prima regola della leadership è che ogni cosa diventa di tua responsabilità. Lo sa bene il numero uno dell’azienda giapponese, il CEO Akio Toyoda che sta rischiando seriamente di dover abbandonare la nave, visto il calo dei consensi nei suoi confronti tra azionisti e dirigenti dell’azienda che egli stesso ha riconosciuto. Nipote del fondatore del marchio Kichiro Toyoda, Akio ha condotto l’azienda dal 2009 in alcuni dei suoi momenti più luminosi.
Negli ultimi tempi però le cose sono cambiate soprattutto per alcune ragioni – in primis lo scetticismo di Akio verso le auto elettriche al punto che Toyota sta investendo massicciamente nell’idrogeno – al punto che lo stesso CEO mette in discussione la sua rielezione in questa carica. Se il 18 giugno scorso Toyoda è stato rieletto con una maggioranza pari a circa due terzi dei votanti, le cose ora stanno diversamente e la situazione non è rosea.
Infatti, stando ai sondaggi condotti in previsione delle prossime elezioni per il CEO del marchio si è riscontrato un netto calo nel sostegno da parte degli investitori al 68enne giapponese: solo il 55% degli azionisti nazionali credono nel suo progetto mentre il consenso scende addirittura al 34% se si parla degli investitori nazionali: “Se continua di questo passo, l’anno prossimo non potrò più fare il presidente”, sono parole di Toyoda stesso. E’ vero che i sondaggi preliminari contano relativamente, ma le premesse per le prossime elezioni non sono delle migliori.
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