Due in uno con questo carburante che viene estratto direttamente dall’elemento più importante per l’uomo. Non è più utopia, ecco chi ci sta provando.
In futuro nessun’automobile prodotta e commerciata in UE dovrà inquinare oltre una certa soglia, motivo per cui ci stiamo preparando a dire addio progressivamente ai motori termici sulle nostre vetture. Se però l’elettrico sembra un’alternativa perfetta ai motori a benzina e diesel, non è l’unica. Diversi brand come Toyota tra tutti stanno lavorando per rendere le auto ad idrogeno sempre più diffuse nel nostro mondo.
Ottenere carburante per le automobili dall’idrogeno, una delle sostanze più comuni in natura – lo troviamo nell’acqua – sarebbe un’ottimo sistema per superare i problemi di approvvigionamento energetico legati all’uso di sole auto a batteria. Quello che in pochi sanno, però è che ci sono diversi metodi per produrre carburanti a base di idrogeno.
La maggior parte dei carburanti sono prodotti con “idrogeno verde” ma è il chiacchierato “idrogeno giallo” a poter costituire forse il futuro di questo settore energetico. Negli Stati Uniti infatti, sempre più aziende si stanno specializzando nella sua produzione; ma come funziona, perché si chiama in questo modo e come si produce? Scopriamolo subito…
Per produrre l’idrogeno giallo – così chiamato per pura convenzione dato che in natura l’idrogeno non ha colori ma gli vengono attribuiti dagli esperti in base al tipo di sistema con cui viene prodotto il combustibile – è necessaria la fotocatalisi ossia un processo che, semplificando al massimo, utilizza la luce solare per separare idrogeno e ossigeno nell’acqua riducendo al minimo le emissioni nocive ed i prodotti di scarto; dal colore del sole, il nome della sostanza.
Proprio negli States si stanno moltiplicando le aziende che lavorano con questo procedimento, molto meno inquinante e più pulito di altri, come potete vedere nel video qua sotto. In particolare modo, il National Renewable Energy Laboratory e la Colorado Boulder Universitiy hanno brevettato sistemi sempre più efficienti per produrre grandi quantità di carburante partendo da una quantità di idrogeno presente nell’acqua.
Una volta estratto tramite questo sistema l’idrogeno giallo può essere usato come tutti gli altri tipi di idrogeno, ottenuti in maniere differenti dall’acqua, per alimentare un propulsore automobilistico che funziona con l’elemento chimico. I recenti progressi negli Stati Uniti fanno ben sperare per un futuro in cui la produzione di questo carburante sia ottimizzata e resa meno inquinante.
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