Quando ho iniziato a pedalare su una bici da strada, 7 anni fa, ho comprato il minimo indispensabile di attrezzatura e accessori e ho cominciato ad allenarmi sulla ciclabile del Naviglio Grande avanti e indietro. Avevo zero esperienza e ignoravo quali fossero le migliori marche di articoli da ciclismo per una “roadie”, una donna ciclista su strada. Mi ci sono voluti alcuni anni per capire quello che, al di là del casco, veramente serviva, gli accessori di cui oggi non potrei fare a meno. La prima considerazione da fare è che, sebbene certi prezzi possano sembrare un po’ alti, non c’è alcun sostituto per un prodotto di qualità che dura nel tempo e mantiene le sue promesse. Ecco gli accessori su cui consiglio alle cicliste su strada di non risparmiare.
Gli accessori top per una ciclista su strada
La maglia termica
Indosso una maglia tecnica di base, direttamente a pelle, sia in estate sia in inverno (non la stessa evidentemente). In inverno, la maglia intima termica tiene la temperatura del corpo. D’estate aiuta a regolare la temperatura corporea facendo evaporare il sudore e mantenendomi asciutta. Se fa caldo, indosso una canotte senza maniche. Nei giorni più freddi porto una maglia termica a maniche lunghe con il collo alto. Scegliete sempre una maglia da donna, sagomata in vita e sul seno, studiata sulle diverse dimensioni del fisico femminile altrimenti casca molto male sul petto.
I manicotti
Il miglior accessorio che abbia scoperto con il tempo, utilissimo nelle stagioni di mezzo, quando il tempo è variabile e non si ha ancora il coraggio di pedalare a braccia scoperte sono i manicotti (foto di copertina). Si tratta di tubolari sagomati, di tessuto tecnico, che si indossano sulle braccia dal polso fino all’ascella, da indossare con una maglia a maniche corte o con un gilet. Se esce il sole o pedalando ti riscaldi molto, è facile arrotolarli sui polsi o sfilarli completamente e metterli nelle tasche posteriori della maglia. Di ogni taglia e colore, anche a fiori e non necessariamente a tinta unita, possono essere abbinabili cromaticamente al resto della mise ciclistica.
Il fondello
Imbottito di schiume e rivestito di un tessuto di microfibra con inserti di filamenti di carbonio con proprietà batteriostatiche il fondello è la parte morbida dei pantaloncini da ciclista che protegge da pressioni e vibrazioni. Un buon fondello deve essere anatomico, adatto alla fisionomia femminile. Non va messo in contatto con creme grasse e lenitive che ne possono compromettere la proprietà batteriostatica e va lavato senza ammorbidente dopo ogni uso. Non un accessorio acquistabile da solo, questo è un capo su cui decisamente vale la pena non risparmiare.
I guanti da ciclismo
I guanti sono accessori da ciclismo indispensabili il cui vantaggio va ben oltre il tenere le mani al caldo e al riparo dal vento. I guanti proteggono le mani anche in caso di incidente o di cadute. L’imbottitura interna attutisce l’impatto con la polvere o la breccia sulla strada. Inoltre fornisce il giusto grip e proteggono dal sole. Indosso guanti a dita corte quando è bel tempo, a dita lunghe d’inverno e guanti super caldi quando fa molto freddo, talvolta abbinati a sottilissimi guanti di seta. Attenzione, nella scelta, a che non provochino “taglietti” sulla porzione di pelle tra le dita.
Il gilet
I gilet sono un ottimo elemento nell’abbigliamento dei ciclisti, in particolare in primavera e in autunno. Hanno un po’ lo stesso scopo dei manicotti: servono quando è necessario uno strato protettivo in più, specie di prima mattina, e possono essere facilmente avvolti e riposti nella tasca posteriore della giacca. Di solito hanno uno strato antivento davanti e una parte posteriore realizzata con tessuto differente, più traspirante. Il mio primo gilet risale alla mia prima Maratona dles Dolomites: era nel pacco gara di tutti i ciclisti. Alle “roadie” dirò che non è facile trovarli sagomati da donna e che spesso stringono parecchio sul seno.

Lo scaldacollo
Sotto il casco della giusta misura ci vuole un berrettino o uno scaldacollo, una sciarpa tubolare in tessuto tecnico, che non faccia sudare, che copra anche le orecchie; uno scaldacollo supplementare serve d’inverno per proteggere nuca e gola in bicicletta molto esposti.
Gli occhiali da ciclismo
Sono miope e ho resistito per anni senza occhiali specifici da ciclismo. Non è stato facile trovare degli occhiali da sole utilizzabili anche con il tempo coperto che fossero graduabili. Ma finalmente ce l’ho fatta: si tratta di occhiali con la lente curva che protegge bene l’occhio da polvere e vento, nel cui telaio possono essere inserite lenti più piccole, graduabili. Se il sole è molto forte posso sostituire le lenti più esterne trasparenti con lenti scure. Buona norma è anche usare, prima dell’uscita in bici, gocce umettanti, in modo che l’occhio sia comunque più protetto.
La borraccia
Ne esistono di svariati tipi, grafiche e colori. Compagne di viaggio indispensabili sia d’estate sia d’inverno, stagione in cui ci si disidrata senza accorgersene, le buone borracce devono infilarsi facilmente nel portaborraccia, avere valvole di suzione facilmente apribili con la bocca anche mantenendo una mano sul manubrio, che consentono l’erogazione di un getto sufficiente con ma minima pressione e inclinazione. Con il grande caldo o il freddo estremo è utile provvedere all’acquisto di una borraccia termica.
Le luci
Rendersi visibili è uno degli elementi cardine della sicurezza in bicicletta. Esistono luci smart e “reattive”, applicabili sulle biciclette a pedalata assistita, brevettate con sensori high-tech caricabili con tecnologia USB, che si adattano alla visibilità pulsando maggiormente all’altezza di rotonde ed incroci. E luci più semplici, ma altrettanto efficaci, da applicare su biciclette tradizionali anche di giorno, specie in condizioni avverse, con nebbia, pioggia e nuvole. Oltre alla velocità, la mancanza di visibilità rappresenta una delle maggiori cause di incidenti di ciclisti in Europa.