ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

A Tenerife il sentiero con il maggiore dislivello di Spagna

E’ stato aperto nell’ottobre del 2020, a Tenerife, il percorso escursionistico che presenta il maggiore dislivello in Spagna. Con partenza sulla spiaggia di El Socorro, sulla costa settentrionale, nel comune di Los Realejos, concepito per escursionisti e trail runner, la nuova Routa 040 attraversa zone a vocazione rurale per raggiungere la cima della vetta più alta della Spagna, il Monte Teide, un cono vulcanico possente e brullo alto 3.718 metri accessibile anche in cabinovia, a numero chiuso, previo permesso al Parco Nazionale del Teide. Di 27,7 km, il nuovo percorso può essere effettuato, calcolando anche il ritorno, in 12 ore per i trekker, 4 per i runner. Grazie al clima e alla morfologia, Tenerife è stata sempre un paradiso per il trekking. Il 63% del territorio è protetto e i sentieri, nei quattro parchi nazionali e nelle più piccole riserve, sono ben segnati e sottoposti a manutenzione.

Tenerife, paradiso del trekking

Con La Gomera e Madera (Portogallo), l’isola è il regno della laurisilva, la foresta di lauri endemica tipica dei climi umido-tropicali, reliquia di antichissime foreste plioceniche, con giganteschi lauri sempreverdi e un ricchissimo sottobosco di muschi e felci, erica arborea e viburnum. Un ambiente tagliato da “antiguos caminos” (mulattiere percorse in passato per raccogliere il carbone e vendere a valle il latte di capra), che tra i 200 e i 600 metri di altitudine vede crescere anche la palma canaria e oltre i 1000 metri il pino canario endemico tagliato un tempo per ricavarne alberi-maestri.

L’amore del “senderismo”, il trekking, porta anche a esplorare il Parque Rural de Anaga, una sorta di “riserva naturale orientata” che tutela un massiccio non coperto dalla lava durante le eruzioni che accompagnarono la formazione del grande vulcano Teide. Ci sono affacci panoramici sulla costa scoscesa e voli di colombe da cogliere in un colpo d’occhio nella parte di riserva che porta il nome di Pijaral dove la selva di lauri qui sopravvissuta alle glaciazioni dell’era Quaternaria conserva felci straordinarie.

Dal Parco si scende poi volentieri a valle nella cittadina-mercato di San Cristobal de La Laguna, fondata nel 1496, dal 1726 anche sede di università, con il prezioso centro storico da percorrere a piedi o in bicicletta, le casette con gli angolari di basalto e gli scuri di legno, i negozietti che si susseguono a palazzotti e caffè. Tra i pueblos non bisogna poi mancare Garachico, più a occidente: un insieme armonico di antiche casette, acciottolati, lunette di vetro colorato, come a Cuba, e facciate coloniali.
Tra i paesini di montagna spicca Masca, nel Macizo del Teno, che ha case di calce e basalto, ristorantini e gelati al fico d’India. Ci si potrebbe arrivare a piedi poi scendere fino a Playa de Masca e da qui prendere un taxi boat per Puerto Santiago o Los Gigantes.

Spettacolari sono anche i trekking nel Parque Rural del Teno, a nordovest: un territorio accidentato e roccioso, segnato da dirupi profondi, elevato sul livello del mare fino a 1.348 metri, con on viste ardite sull’Oceano.

Navigate