730 precompilato, massima attenzione: questo piccolo errore può costarti molto caro

Per usufruire delle detrazioni tramite il 730 precompilato è necessario verificare una serie di informazioni, ecco quali.

Per agevolare i contribuenti nella presentazione della Dichiarazione dei Redditi, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto il Modello 730 precompilato.

Gli errori da evitare con il modello 730
Modello 730 precompilato: attenzione a non commettere questo errore – ladradibiciclette.it

Si tratta del documento che racchiude tutti i dati reddituali e patrimoniali relativi all’anno di imposta considerato, che serve per beneficiare delle detrazioni IRPEF. Bisogna, però, consultarlo attentamente e verificare che non ci siano lacune o inesattezze. Altrimenti, si rischia di dover rinunciare alle agevolazioni.

Ad esempio, se manca l’indicazione precisa dei giorni di lavoro o di pensione, non è possibile determinare correttamente le imposte da versare e, di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate potrebbe commettere degli errori nel calcolo delle detrazioni spettanti. Nei casi più gravi, il pericolo è la perdita delle agevolazioni e un conguaglio a debito. Quali sono gli elementi del 730 precompilato da valutare per non rischiare questi inconvenienti? Scopriamolo.

Modello 730 precompilato: cosa indicare per non perdere le detrazioni

Per beneficiare delle detrazioni da lavoro dipendente o da pensione è necessario che nel Modello 730 siano minuziosamente indicati i giorni dell’anno durante i quali è stata svolta l’attività lavorativa, oppure è stata percepita la prestazione.

Come non perdere la agevolazioni sul modello 730
Cosa fare per non perdere le agevolazioni – ladradibiciclette.it

Se tale campo della modulistica è vuoto, magari perché si possiede più di una Certificazione Unica, è obbligatorio correggerlo. Altrimenti, nella Dichiarazione non saranno inserite le detrazioni. In che modo vanno segnalati questi dati? Le giornate da lavoro dipendente o quelle in cui è stata percepita la pensione devono essere specificate nel Quadro C, al rigo 5.

Nella colonna 1 vanno indicati i giorni da lavoro dipendente, che nella Certificazione Unica si trovano al punto 6. Se c’è più di una Certificazione Unica, bisogna sommare i giorni lavorati presenti in ognuna di esse. Il risultato, però, non deve essere superiore a 365 giorni. Nella colonna 2 vanno inserite, nella stessa modalità delle giornate lavorate, quelle in cui è stata erogata la pensione, che sono indicate nel punto 7 della Certificazione Unica.

Nella colonna 3, invece, devono essere specificati i giorni da lavoro dipendente svolti nel primo semestre (cioè dal 1° gennaio al 30 giugno), consultabili al punto 13 della Certificazione Unica. Nella colonna 4, infine, vanno indicati i giorni di lavoro dipendente svolti nel secondo semestre (cioè dal 1° luglio al 31 dicembre), reperibili al punto 14 della Certificazione Unica.

Al termine di questa operazione, è possibile calcolare in maniera automatica le detrazioni da lavoro dipendente o da pensione spettanti dalla Dichiarazione dei Redditi, che vengono dedotte dall’imposta lorda che il contribuente è obbligato a pagare.

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