ladra di biciclette

il bike blog di una giornalista a pedali, 3° premio Blog Adutei 2019, Giornalista Amica della Bicicletta Fiab 2018

35 km di nuove corsie ciclabili a Milano per fronteggiare il ritorno alla mobilità

Con un post su Facebook del 20 aprile, l’assessore alla mobilità di Milano Marco Granelli ha annunciato l’intenzione di creare una rete di 35 km di ciclabili leggere per far fronte alla possibile invasione delle auto, alla ripresa della mobilità, post emergenza Coronavirus. Si tratterà di corsie ciclabili, con segnaletica orizzontale, senza cordoli, da realizzare tra maggio e giugno, insieme all’introduzione di maggiori zone 30 e di marciapiedi più larghi per una più sicura pedonalità. Per Milano, metropoli in cui 1,4 milioni di persone al giorno usano la metropolitana per spostarsi, una misura necessaria e da applicare con urgenza. L’obiettivo è abbassare del 25-30% il numero delle persone che usa la metro.

“Per evitare di avere un altro milione di auto nelle strade”, scrive Granelli su Facebook, “dovremo potenziare le due ruote: più biciclette e più scooter elettrici, anche monopattini. E anche più sharing. Quindi più ciclabili, semplici e veloci”. Per ridurre il numero degli spostamenti in metropolitana, bisognerà spalmare gli orari evitando il rischio di calca nelle ore di punta. “ATM farà in modo che l’accesso alla metropolitana sia contingentato, informando quando si giungerà al livello di saturazione. Sulle carrozze e sui bus segnaleremo sul pavimento e sui sedili la distanza da tenere, e possibilmente anche nelle stazioni della metropolitana e alle fermate in strada”.

Corsie ciclabili di emergenza e zone 30

L’altra grande azione riguarda l’uso della bicicletta. “Stiamo mettendo in campo un’azione di realizzazione di percorsi ciclabili e di zone 30: circa 35 km da aggiungere ai 200 già esistenti”. Il team guidato da Granelli ha pensato a ciclabili leggere da tracciare con la sola segnaletica orizzontale, lungo i marciapiedi, spostando di 1,5 m verso il centro della carreggiate la zona sosta per le auto. La prima corsia di questo tipo sarà realizzata tra piazza San Babila e Sesto Marelli lungo corso Venezia, corso Buenos Aires e viale Monza.

Una seconda misura sarà utilizzare i controviali di alcune delle maggiori arterie facendoli diventare zone 30. Le biciclette circolerebbero in modo promiscuo, ma in maggiore sicurezza. Una misura da realizzare tra piazzale Lagosta, nel quartiere Isola, fino al Parco Nord, lungo viale Zara e viale Testi.

Una terza modalità sarà la realizzazione di corsie ciclabili leggere cui si aggiungeranno misure di maggiori sicurezza lungo assi ed incroci. Tra tra piazza Bande Nere e Bisceglie, lungo via Legioni Romane, via Berna e via Zurigo, si pensa a una ciclabile segnalata tra marciapiedi e sosta, alla messa in sicurezza degli incroci per i ciclisti e all’allargamento dei marciapiedi per evitare assembramenti tra i pedoni.

“Governare gli spostamenti”, scrive ancora Granelli, “significa più consegne a domicilio di farmaci e alimentari, ma anche assistenza domiciliare e accompagnamenti. Servono posti di sosta per carico e scarico”. Si sta quindi lavorando a un piano di posti di sosta breve in tutte le strade.

A questo si aggiunge la richiesta del sindaco Beppe Sala di incentivi per l’acquisto di bici elettriche o per meglio dire a pedalata assistita. Biciclette che potrebbero anche aumentare nel parco del bike sharing cittadino. Ci si chiede perché la pedalata assistita: forse per incoraggiare, in una città completamente pianeggiante, chi non ha mai pedalato? Altra giusta iniziativa per favorire la mobilità ciclabile è la proposta della riduzione dell’IVA sulle biciclette nata in seno all’associazione Turbolento Thinkbike che trovate a questo link.

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